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Presupposti teorici

 

PRESUPPOSTI TEORICI della REBT Terapia Razionale Emotiva Comportamentale

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Al pari di qual­siasi siste­ma che si rispet­ti di ana­lisi e di inter­ven­to psicotera­peu­tico, la Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) ha note­vol­mente progredi­to nel corso de­gli anni sviluppando man mano nuove elabora­zioni del suo cor­po dottri­na­le, ed assi­milando elemen­ti provenien­ti da studi, ri­cer­che ed esperien­ze scienti­fiche e cli­niche.

La teoria generale della REBT sostiene che gli esseri umani vivono meglio, cioè sono più sereni e soddisfatti, quando scelgono obietti­vi utili agli scopi fondamentali di sopravvivenza e di be­nessere, e si sforzano attivamente di realizzarli. Nel­lo sce­gliere e perseguire tali scopi, è bene che gli esseri umani abbiano consapevolezza di vivere in un am­biente sociale e che quindi è estremamente op­portuno tener conto anche de­gli al­tri, ma senza lasciare che il soddisfacimento delle esigenze altrui invada il proprio spazio personale e limiti la propria libertà.

La Terapia Razionale Emotiva Comportamentale (REBT) oltre ad essere una teoria scientifica del comportamento, assume anche una posizione apertamente umanistica e liberale nei con­fronti dei problemi sociali e delle loro soluzioni. Essa è decisamente razio­nale, ma usa la scienza e la raziona­lità al servizio degli esseri umani per favorire in loro benessere emotivo e una vita appagante anche nelle condizioni più sfavorevoli.

Secondo l'assunto fondamentale della REBT, il nostro modo di reagire emotivamente ed il nostro comportamento sono in gran parte influenzati dalla nostra visione della realtà, ossia da come percepiamo, interpretiamo e valutiamo ciò che accade. Questo assunto trova le sue origini negli insegnamenti di alcuni grandi maestri orientali quali Lao Tze e Buddha e di filosofi stoici quali Epitteto e Marco Aurelio, dai quali Ellis sembra essere stato fortemente influenzato. La REBT tuttavia, in accordo con altre terapie cognitivo comportamentali, riconosce anche l’influenza che possono avere sul comportamento e sulle emozioni le condizioni fisiche, le esperienze passate di apprendimento e i meccanismi di condizionamento. Pensieri, emozioni e comportamenti vengono considerati aspetti dell'esperienza umana strettamente interconnessi per cui, anche quando le emozioni sono collegate a eventi esterni particolarmente avversi o da condizioni biologiche, il loro perdurare o intensificarsi è, nella maggior parte dei casi, influenzato dal modo di pensare. In questa prospettiva interattiva, viene quindi con­ferita una parti­colare importan­za ai proces­si cognitivi, specialmente quelli che si caratterizzano come pretese assolute e i loro derivati valutativi.

All’interno della REBT il passato dell’individuo è considerato rilevante, in quanto è nel passato che molti modi di pensare sono stati appresi, compresi quelli che portano a reazioni emotive disfunzionali. Ma dal momento che scoprire il proprio passato è solitamente di scarso aiuto per cambiare il presente, la REBT considera dispersiva un’esplorazione “archeologica” del lontano passato, ma focalizzerà l’attenzione sulle strategie che possono aiutare l'individuo ad affrontare “qui e adesso” le proprie difficoltà.