Le categorie di pensiero irrazionale
Fin dai suoi primi scritti sulla REBT, Ellis formulò un elenco di quelle che sono le più frequenti idee irrazionali riscontrabili all'origine della maggior parte dei problemi emotivi e comportamentali (Ellis, 1962). Tali convinzioni possono essere raggruppate nelle seguenti categorie fondamentali di pensiero irrazionale:
- pretese assolute (in inglese “demandiness”) che si presentano come “doverizzazioni” oppure “bisogni assoluti”;
- bassa tolleranza alla frustrazione o insopportabilità ("Io non tollero, non sopporto");
- catastrofismo;
- giudizi globali su di sé o sugli altri.
Ellis si rese inoltre conto che era possibile considerare tutte le convinzioni irrazionali come derivate da, o subordinate a, tre doverizzazioni di base (Ellis, 1989):
- Doverizzazioni su se stessi ("Io devo agire bene ed essere approvato da tutte le persone per me significative, altrimenti sono completamente incapace e ciò è terribile");
- Doverizzazioni sugli altri (“Gli altri devono trattarmi bene ed agire come io penso che debbano assolutamente agire, altrimenti sono dei mascalzoni e meritano di pagarla”);
- Doverizzazioni sulle condizioni di vita (“Le cose che mi succedono devono essere proprio come io pretendo che siano e tutto deve essere facile e gradevole, altrimenti la vita è insopportabile”).
Altre cognizioni disfunzionali collegate a problemi emotivi sono costituite da quelle interpretazioni distorte della realtà che solitamente vengono identificate come pensieri automatici. Tali pensieri includono inferenze erronee e previsioni. Alcune forme di terapia cognitivo-comportamentale si focalizzano sul cambiamento di questi pensieri automatici e mirano a correggere interpretazioni distorte della realtà e a facilitare lo sviluppo di pensieri più costruttivi. Questo viene fatto anche all'interno della REBT, ma ciò che contraddistingue l'approccio razionale emotivo è il fatto di focalizzarsi sull'individuazione e la trasformazione delle convinzioni irrazionali (pretese assolute e loro derivati) per ristrutturarle e sostituirle con convinzioni razionali che assumono la forma di autoaccettazione, tolleranza alla frustrazione, accettazione degli altri e preferenze e desideri al posto delle pretese assolute.